Le testimonianze del vescovo emerito Mazza e della comunità
Mons. Pier Giacomo è venuto a mancare il 30 novembre 2024
Il 30 novembre scorso è tornato alla Casa del Padre mons. Pier Giacomo Bolzoni. Le esequie hanno avuto luogo martedì 3 dicembre in Collegiata a Busseto.
In questa pagina pubblichiamo alcune testimonianze di cui è stata data lettura durante la veglia funebre di lunedì 2 dicembre.
Nell’ora della morte e dell’ingresso glorioso nel regno dei beati di mons. Pier Giacomo, mi afferrano mille ricordi della sua bella persona e della sua testimonianza di servitore della Parola e della Chiesa fidentina e nel contempo sono portato, dalla sicura speranza del suo nuovo esistere nel Risorto, a immaginarlo felice, ormai immerso nella sua vera pace.
Durante il mio servizio episcopale, fu un interlocutore intelligente e sapiente. Da acuto conoscitore della realtà della Chiesa di Fidenza, sapeva elaborare e comunicare pareri pacati e veritieri, sempre ispirati da assennato discernimento critico e misericordioso, con un superiore sguardo di benevolenza verso persone e situazioni delicate.
Il suo punto di vista rivelava una cultura teologica raffinata e una visione lungimirante delle cose di Chiesa, tanto da suggerire una paziente attesa negli eventi che accadevano, anche intricati, e un essenziale e sostanziale affidamento alla misteriosa provvidenza di Dio che agisce nella sto ria secondo criteri noti a Lui solo, ma sempre per un fine di salvezza.
Mons. Pier Giacomo ha servito la Chiesa di Fidenza in diversi incarichi importanti, distinguendosi sempre per prudenza, sincerità e obbedienza ai diversi Vescovi che ha incontrato nel suo ministero. Perciò ho sempre apprezzato in lui sia la schiettezza nel dire, sia la peculiarità dei suoi consigli, sia la buona disposizione della sua coscienza cristallina.
La Chiesa di Fidenza gli è grata per il dono della sua personalità che, dotata di particolari carismi intellettuali e morali, sapeva armonizzare visioni originali e un felice buonumore. A mons. Pier Giacomo sono debitore di una vera amicizia sacerdotale che mi ha arricchito e fortificato, soprattutto in momenti particolarmente delicati del mio episcopato fidentino. A lui vivissima riconoscenza e la mia fervida preghiera di suffragio.
+ Carlo Mazza
vescovo emerito di Fidenza
Caro Monsignore, anche se non ti piaceva farti chiamare così…
La nostra gratitudine è immensa: con la vita ci hai trasmesso l’umiltà, la mitezza, l’umanità e molti altri valori, ma soprattutto ci hai donato il valore più elevato: Cristo Gesù.
Ogni giorno ce lo hai donato nella Santa Eucaristia durante quella messa, che era raccolta, ma mai chiusa, breve ma sempre curata; le tue brevissime omelie erano molto intense, trattando pochi aspetti riuscivi a parlare a tutti e di tutte le cose importanti. Dal tuo modo di spiegare la Parola di Dio si capiva subito che tu la mettevi in pratica e perciò, pur nella vecchiaia eri sempre felice, da te traspariva una immensa attaccatura alla vita, vissuta come dono.
Questa felicità emergeva chiaramente ogni volta che salutavi o parlavi con qualcuno infatti, spesso sorridevi o facevi una battuta, sempre accompagnata da una risata giovanile, riuscivi a mettere tutti a proprio agio, a farci sentire sempre accolti e mai giudicati.
Senza di te, ci viene a mancare un punto di riferimento, un pastore che per Cristo ha speso la vita, donandola alla Chiesa ed a noi fedeli. Per tutto questo siamo grati al Signore che ci ha dato la grazia di conoscerti e siamo immensamente riconoscenti a te che a Lui hai detto il tuo sì.
I giovani di Busseto
Ciao don Giacomo, siamo della comunità facendoci qui oggi con l’animo triste ma con la certezza che hai raggiunto la Casa del Padre: là ti avranno accolto don Stefano e don Tarcisio. In questi ultimi tempi la domenica arrivavi ed entravi nella chiesa di Semoriva con passo molto rallentato ma sempre con il viso sorridente e procedevi per la navata della chiesa, verso l’altare, salutandoci e guardandoci. Dalle omelie si capiva che ti stavi preparando al lungo viaggio e forse volevi preparare anche noi.
Tu ci conoscevi uno ad uno: di ognuno individuavi il talento e lo invitavi a metterlo al servizio della comunità facendoci crescere nella fede. Così siamo, pian piano, diventati comunità, pur piccola, pur imperfetta, ma uniti in Cristo. La messa domenicale, la via crucis del venerdì sera in tempo di quaresima, il rosario itinerante il mese di maggio: sono state occasioni importanti per ascoltare i tuoi insegnamenti.
Certo don Giacomo, per quanto riguarda il canto in chiesa non abbiamo fatto grandi progressi…..sarà necessario un grande miracolo! Ma siamo certi che tu da lassù continuerai a seguirci.
I parrocchiani di Roncole Verdi e Semoriva
